BLOGGER TEMPLATES AND TWITTER BACKGROUNDS

domenica 22 maggio 2011

una domenica più domenica del solito

Sono bastate queste parole, durante l'omelia, per darmi una scossa forte:


Gesù ti aspetta, aspetta ognuno di noi, ti aspetta sempre.

E così trovo ancora più motivazione per fare ciò che faccio e vivere la mia vita... sicura che, anche in caso di caduta, avrò sempre qualcuno che mi aspetta.

E una buona domenica a tutti!


lunedì 18 aprile 2011

la settimana santa

se non che, proprio perché umanità e divinità in Cristo sono uno, essendo Gesù Dio, ecco che Egli ha la forza di superare questa immensa prova, grande come Dio, e nello stesso grido, in cui è velata, ma contenuta, tutta la potenza dell'Amore onnipotente, si riabbandona al Padre, riunendosi con lui.

se Gesù non fosse stato Dio, ciò non sarebbe stato possibile. Ed è per questo che nell'abbandono Egli appare più Dio che mai.

è in questo dolore che Gesù compie tutto quando doveva: "consummatum est".

insieme con questo orribile peso - dice GP II nella Salvifici Doloris -, misurando l'intero male di voltare le spalle a Dio, contenuto nel peccato, Cristo, mediante la divina profondità dell'unione filiale col Padre, percepisce in modo umanamente inesprimibile questa sofferenza che è il distacco, la ripulsa del Padre, la rottura con Dio.

ma proprio mediante tale sofferenza Egli compie la redenzione, e può dire spirando: "tutto è compiuto" (Gv 19, 30).

e per questo dolore anche la sua umanità risorgerà glorificata e sarà degna di salire alla destra del Padre; e particolarmente per questo dolore gli uomini diventano figli di Dio.




"... proprio mentre ne era oppresso - è pensiero di San Giovanni della Croce -,
Egli compì l'opera più meravigliosa di quante ne avesse compiute
in cielo e in terra durante la sua esistenza terrena
ricca di miracoli e di prodigi,
opera che consiste nell'aver riconciliato
e unito a Dio, per grazia, il genere umano".

(Chiara Lubich, Il grido, Città Nuova, 2008, pp. 22-23)

Buon cammino!

mercoledì 2 febbraio 2011

per tutti noi, occhi di cielo

Se guardo il fondo dei tuoi occhi teneri
mi si cancella il mondo con tutto il suo inferno.
Mi si cancella il mondo e scopro il cielo
quando mi tuffo nei tuoi occhi teneri.

Occhi di cielo, occhi di cielo,
non abbandonarmi in pieno volo.
Occhi di cielo, occhi di cielo,
tutta la mia vita per questo sogno…

Se io mi dimenticassi di ciò che è vero
se io mi allontanassi da ciò che è sincero
i tuoi occhi di cielo me lo ricorderebbero,
se io mi allontanassi dal vero.

Se il sole che mi illumina un giorno si spegnesse
e una notte buia vincesse sulla mia vita,
i tuoi occhi di cielo mi illuminerebbero,
i tuoi occhi sinceri, che sono per me cammino e guida.

Occhi di cielo...



lunedì 31 gennaio 2011

don Bosco 2011




Una sera don Bosco, stando in mezzo ai sui giovani chiese loro se volessero
rimanere per sempre con Lui: Io – Io – risposero tutti ad una voce.
Questa entusiastica risposta fece sorridere d. Bosco, il quale continuò a parlare in questo modo:
"Ma se volete venir con me, bisogna che voi siate al mio cenno,
e concedermi che io faccia di voi come fò di questa pezzuola che ho tra mano".
In così dire, come era solito fare…aveva tirato fuori di scarsella un bianco fazzoletto
e lo piegava ora in un modo ora in un altro; se lo metteva nella mano sinistra e lo stropicciava;
lo aggomitolava; e poi vi faceva qualche nodo, ovvero lo sciorinava all’aria per ripiegarlo di nuovo in altra foggia.
I giovani guardavano meravigliati quella strana mimica di d. Bosco e molti non l’intendevano;
ed egli ripigliò a dire:
"Ogni cosa sarà possibile, se lascerete che io faccia con voi ciò che avete veduto aver io fatto del fazzoletto!
S
e mi obbedirete, se farete la mia volontà, la volontà del Signore,
vedrete che Egli farà miracoli col mezzo dei giovani dell’oratorio
".

(MB VI 11-12)